Il tre volte campione olandese non perde la speranza, ma il recente sesto posto di Monte-Carlo non è stato ancora digerito
Per uno come lui, capace nel 2023 di perdere soltanto una gara, questa nuova stagione di Formula 1 si è aperta un po’ a sorpresa, malgrado di Gran premi ne abbia vinti cinque su otto. Le statistiche del resto sono quasi sempre dalla sua parte.
Il problema è che all’interno del paddock si stanno palesando difficoltà che alla vigilia sembravano impossibili: ad esempio, la RB20 sta mostrando tantissime criticità sul piano della gestione delle gomme e in vista di una gara usurante come quella di Montreal le preoccupazioni sono estremamente elevate. La Red Bull soffre come non mai e la Ferrari, dati i problemi di Horner e soci, guarda con fiducia ai prossimi appuntamenti con Sainz e Leclerc desiderosi di imporsi sugli avversari.
Red Bull in crisi: i motivi del periodo negativo
I motivi dietro la crisi della Red Bull sono abbastanza chiari agli occhi degli ingegneri stessi che lavorano a Milton Keynes: i problemi della RB20 diventano evidenti quando la monoposto impatta con i cordoli di circuiti cittadini in cui gli spazi sono più stretti del solito. A Monaco, in uno dei settori chiave del circuito, è stato calcolato che le vetture guidate da Perez e Verstappen perdevano la bellezza di tre decimi ogniqualvolta impattavano sui cordoli.
Altro grande problema per la Scuderia campione del mondo è la difficile correlazione tra i dati ottenuti al simulatore e quelli visti in pista: anche a Imola infatti il simulatore della Red Bull aveva mostrato parecchie difficoltà a essere decifrato. A Monaco, d’altronde, si è soltanto avuto la conferma di questo grande problema tecnico.
Il problema della veridicità dei dati collezionati al simulatore lo ha messo in evidenza anche Helmut Marko che ha posto l’accento sul fatto che i dati raccolti al simulatore non combaciano con quelli conquistati in pista. Mentre Max Verstappen, in vista del prossimo Gp del Canada, ha parlato della difficoltà della sua monoposto nel superare con facilità i cordoli.
“Saremo più deboli su qualsiasi pista che abbia i cordoli, quindi i prossimi circuiti urbani saranno probabilmente un po’ complicati. Ma spero che nelle prossime ore riusciremo a capire quello che sta accadendo“, ha detto Max in vista del prossimo appuntamento canadese.