Marcell Jacobs lancia la sua sfida e, tra una ‘rosicata’ a metà e il sorriso, punta a bissare il successo di Tokyo anche a Parigi
Marcell Jacobs, il campione olimpico dei 100 metri e medaglia d’oro per l’Italia anche nella staffetta 4×100, continua a scaldare i motori in vista di Parigi e dei tanti appuntamenti che lo attendono prima delle Olimpiadi.
A Ostrava, in Repubblica Ceca, in occasione della 63esima edizione della Golden Spike, infatti, il velocista italo statunitense tornerà sui blocchi per la terza volta in stagione, e spera che tutta vada per il meglio, anche perché il 30 maggio, a Oslo, ci sarà un’altra tappa della Diamond League, che poi sbarcherà pure a Roma, allo stadio Olimpico, l’8 giugno, giorno in cui vorrà sicuramente essere al meglio delle forze per difendere il titolo europeo davanti al suo pubblico.
Finora il miglior tempo stagionale, registrato sempre nella capitale – al Roma Sprint Festival -, è di 10”07, ma l’obiettivo è quello di alzare ulteriormente l’asticella, anche perché al momento è solo quarto nelle gerarchie del vecchio continente. Ma soprattutto per puntare forte a bissare il successo, che tutti quanti abbiamo ancora negli occhi, di Tokyo. Di questo ha parlato in una recente intervista a ‘La Stampa’.
Jacobs lancia la sfida: “Per fare il portabandiera a Los Angeles devo vincere anche a Parigi”
Oltre a parlare dei miglioramenti avvenuti grazie agli allenamenti negli Stati Uniti con il nuovo coach, e del periodo non proprio semplice in cui si è sentito sotto accusa da parte dei social, Jacobs ha spiegato quali sensazioni ha provato quando è stato scelto il portabandiera per l’Italia per le Olimpiadi di Parigi – che sarà Gianmarco Tamberi assieme ad Arianna Errigo.
Nella lista dei papabili non c’era lui in pole position, piuttosto Gregorio Paltrinieri, che effettivamente ha risposto alla stessa maniera rispetto al campione olimpionico.
“Mi avrebbe fatto super piacere (essere il portabandiera, ndr) – ha iniziato -, c’era una bella concorrenza e Gimbo Tamberi è capitano dell’atletica, ha vinto tutto, è un motivatore e di sicuro saprà interpretare il ruolo”. Dato che, però, quel ruolo di grande responsabilità e di prestigio vorrà averlo pure lui, Jacobs ha lanciato la sua sfida: “Dovrò rivincere anche a Parigi per propormi a Los Angeles 2028”. E se questo accadrà saremo i primi noi a esserne felici, anzi felicissimi.